Suona la Tua nota

The lightness of being di Alice Popkorn

Fintanto che sei totalmente identificato con la mente, e tutto ciò che essa contiene, la tua identità oltre ad essere fallace sarà del tutto mortale: la mente sa di avere i giorni contati e fa di tutto per esorcizzare questa terribile consapevolezza. Finché tu sei la tua mente, ed il tuo corpo fisico, saprai che hai un tempo limitato, che la tua vita prima o poi finirà, sei del tutto disconnesso dalla tua vera essenza e quindi un’eventuale vita  ultraterrena la vedrai solo come una bella ipotesi a cui credere o meno.

Il processo di riscoperta

Chiederti di sentirti Anima, senza avere prima trasceso l’indentificazione con l’ego (ciò che ti separa dalla consapevolezza) sarebbe come chiederti di sollevarti da terra tirandoti per i capelli da solo, ovvero impossibile, ma sei qui anche e soprattutto per arrivare a questa consapevolezza

Ognuno è dove deve essere all’interno di questo processo di riscoperta e dato che la consapevolezza della propria autentica natura non è un’esperienza che si può avere tramite la mente, ognuno saprà da sé quando essa gli sarà chiara e brillerà candidamente al suo interno: la Verità  è già dentro ognuno di noi, si tratta solo di riportarla in superficie.

La Vita è un mezzo, non un fine

La vita terrena e tutto ciò che essa contiene, è un mezzo e non un fine. Essa è un canale di manifestazione che l’Essere utilizza per manifestarsi e fare esperienza attraverso di noi. Lo scopo della vita materiale, la finalità per cui è stata predisposta, è proprio questa: creare un modulo di realtà virtuale nella quale poter scendere e fare esperienze che altrimenti sarebbero impossibili da compiere restando all’interno del mondo spirituale dal quale proveniamo. La vita è dura, e questo è vero, ma se non avessimo scelto di evolvere e fare esperienza non saremmo scesi qui, dove il fardello della “fisicità” e della “separazione” dalla Fonte, finiscono spesso per essere insopportabili e per generare angosce profonde. Sono però proprio questi ostacoli e queste esperienze, che nello stato incarnato risultano “negative”, che rappresentano il vero e proprio combustibile della nostra evoluzione animica. Quindi la vita terrena deve supportare ed essere calibrata in funzione delle necessità spirituali che, più o meno celatamente, si manifestano in noi, sotto forma di talenti innati, impulsi improvvisi o vaghe sensazioni di disagio. Se sei nato con uno spiccato talento artistico nel disegno, che anche gli altri riconoscono, senti che disegnare è la tua più grande passione e la tua abilità migliore, non te ne fai nulla di andare a fare un altro lavoro qualunque per 12 ore al giorno perché hai paura di non avere soldi o perché “deve essere così”. I talenti sono bagagli di doti innate che l’Anima si porta nell’incarnazione per potersi esprimere ed essere creativa. In questo caso dovresti avere il coraggio di adeguare la tua vita materiale alle esigenze dell’Anima. Qualora lo facessi ne saresti ricompensato enormemente in termini di gioia, entusiasmo ed infine anche di soddisfazione materiale: se sei sceso con un talento è perché lo devi coltivare e devi arricchire il Mondo con la tua arte, contribuire alla sinfonia cosmica suonando la tua nota, se hai fede in questo, avrai sempre un sostegno dall’alto nella tua missione.

Nati e cresciuti in gabbia

Purtroppo invece siamo in una gabbia di condizionamenti mentali allucinante figlia dell’inconsapevolezza circa la nostra vera natura, che a cascata genera tutte le problematiche del nostro Pianeta. Crediamo di essere la mente, quindi sappiamo di essere mortali, perciò crediamo che la vita rappresenti solo il lasso di tempo che intercorre tra la nascita e la morte. Questa inconsapevolezza di fondo ingenera la paura della precarietà, la vita come semplice sopravvivenza, l’accumulo di ricchezze e beni materiali come il fine stesso di una vita che un preciso senso non ce l’ha (e continuerà a non avercelo finché non ci riporteremo in superficie la nostra Vera identità)..

Per uscire da questa gabbia ci vogliono parecchio coraggio ed una buona dose di fede, ma chi lo farà verrà sicuramente premiato.

L’Anima sa

Dobbiamo comprendere che l’Anima è onnisciente, sa esattamente verso cosa tendere e come raggiungere le sue mete, più la lasciamo fare più ne trarremo beneficio anche come persone ed anche dal punto di vista meramente materiale. Ricorda che la mente è un mezzo che va assoggettato, reso produttivo al massimo poiché la sua funzione è quella di supportare l’Anima nel suo percorso, non di opporsi ad essa e creare profonde sofferenze interiori, come ahimé spesso succede.

Il coraggio di ascoltare la voce dell’Anima

Ascoltati in profondità, sii franco con te stesso, presta orecchio alla tua voce interiore, ascolta i segnali in termini di sensazioni o emozioni che ti lancia, è quello il suo linguaggio. Se ti senti a disagio in certi luoghi o a compiere determinate azioni ascoltati, dai spazio al queste sensazioni e chiediti cosa ti vogliono comunicare. Ascolta SEMPRE ciò che ti dice il cuore poiché esso non mente mai, mentre la mente sa essere subdola, ingannevole e profondamente fallace: affidati al tuo Essere superiore e ne trarrai enorme giovamento in ogni ambito della tua vita. Buon cammino.

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