Sei il tuo peggior nemico

A: A chi piace provare rabbia, risentimento, astio, rancore, paure, invidia, gelosia ecc?
B: A nessuno.
A: Perché allora continuiamo a farlo?
B: Perché non possiamo farne a meno.
A: E perché non possiamo farne a meno?
B: Perché siamo ostaggio di un parassita mentale, colui che noi scambiamo per la nostra vera identità, che ha costantemente bisogno di nutrirsi per sopravvivere

Vivo o morto…questa è la regola del combattimento di Luca Rossato

L’ego non vuole morire. L’ego non è autonomo, non è completo, non si può auto-sostenere, per questo ha continuamente necessità di nutrirsi. Se non si nutre inizia a diminuire, inizia ad entrare in crisi, comincia ad intravvedere la sua natura mortale ed illusoria, quindi cerca qualsiasi tipo di cibo: ha le sue preferenze, ma tutto sommato è di bocca buona.

Schiavi di noi stessi

Siamo sinceri e guardiamoci in faccia. A chi di noi piace fare la guerra? A chi di noi piace provare invidia per i migliori risultati dei nostri colleghi? A chi piace vivere nell’angoscia e nella paura del futuro? A nessuno. Ti piace di più essere nella gioia, nell’amore e nella felicità o nel rancore, nell’astio e nel disagio? La risposta è scontata, ma allora se abbiamo la possibilità di scegliere i nostri stati emotivi, perché è così difficile farlo, spesso quasi impossibile? Perché non riusciamo a liberarci dalle emozioni negative una volta per tutte? Semplice, perché ne siamo schiavi.
Il nostro ego, colui che ci fa credere di essere la nostra vera identità, ha necessità di sopravvivere, e le emozioni negative sono il suo carburante principe. Non potendosi auto-sostenere ha necessità dell’esterno per nutrirsi, ha urgenza di creare situazioni di scontro ed attrito col Mondo per suscitare al nostro interno l’energia negativa di cui ha tanto bisogno per restare in vita.

L’identificazione con la mente

La mente, quando non la si utilizza come un mero strumento ma ci si identifica con essa, è l’unico vero nostro nemico, il solo grande ostacolo che ci separa dalla nostra essenza divina, e continuerà a farlo fino a quando non sceglieremo deliberatamente di attuare un progetto di attacco frontale al nemico.
Quante volte ti sarà successo di aver reagito con rabbia ad una situazione esteriore, di aver totalmente perso le staffe e il lume della ragione per qualche minuto, per poi, una volta rinsavito, esserti sentito totalmente in colpa per la tua reazione, ripromettendo a te stesso che questa fosse l’ultima volta, che la prossima saresti stato più razionale e contenuto, salvo poi reagire allo stesso modo non appena ti si è presentata l’occasione? Capita a tutti. A chi più a chi meno. Persone che agiscono in preda alla rabbia andrebbero giudicate “temporaneamente incapaci di intendere e di volere” perché a tutti gli effetti non sono veramente loro in quel momento, ma sono preda del loro parassita mentale che non attende altro che una piccola scintilla per prendere fuoco e dare vita ad un colossale incendio.

Conosci il tuo nemico

La quasi totalità delle persone vive ancora in questa vera e propria schiavitù, fortunato è chi se ne inizia a rendere conto. Come puoi uscire da una prigione se a tutti gli effetti non sei cosciente di essere in ostaggio? Conoscere il nemico è il primo passo per iniziare a fronteggiarlo e addomesticarlo.
La mente è per natura incompleta, instabile, lunatica e volubile, fin tanto che ci si identifica con essa saremo come un autista con le mani legate che non può fare altro che andare dove la macchina lo porta.

Il cibo dell’Ego

Oltre a tutte le emozioni negative (odio, rabbia, rancore, invidia, astio ecc) vi sono altri mangimi particolari di cui l’ego è ghiotto: ricerca del potere, e ricerca del denaro.
Tanto più ho potere su altri esseri umani o forme di vita tanto più il mio ego (la mia identità irreale mortale basata sulla mente) si espande e si consolida. Tanto più accumulo ricchezze materiali da ostentare e mostrare alle altre persone, tanto più mi sento bene, credo di essere una brava persona, mi sento migliore. Denaro e potere sono i due obiettivi principali a cui più o meno tutti siamo condizionati inconsciamente ad anelare, tanto da aver confuso la loro ricerca con il significato della vita stessa. Se ti chiedessi di descrivere cosa significa essere una persona di successo, le prime due caratteristiche sarebbero sicuramente abbondanza di denaro e di potere.

Due nature contrapposte

Ora ti deve essere chiara una cosa. Dentro di te ci sono due nature opposte, o meglio, c’è l’ Anima, una natura reale, vera, eterna le cui caratteristiche costitutive sono pace, auto-realizzazione, completezza, amore, altruismo, compassione, dalla quale siamo separati a causa dell’identificazione con la mente, la  nostra natura fittizia (quella che ci fa credere subdolamente di essere reale) ed è mortale, incompleta, vuota, dipendente dall’esterno, bizzosa, scontrosa, iraconda.

L’unica scelta possibile

Hai solo una scelta possibile. Puoi continuare a nutrire la tua natura irreale, continuando a perpetuare l’illusione e continuando a creare sofferenza (presente e futura, per te stesso e per il Mondo), o puoi scegliere di diventare ciò che già sei, coltivando l’amore, la concordia e la pace, ed altre qualità immanenti dell’Essere.
Solo una scelta, non ce ne saranno mai altre, non hai mille alternative, si tratta di scegliere definitivamente da che parte stare: vuoi continuare a stare nel buio o uscire alla luce?

Scegli.

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